La città di Este, distesa attorno alla punta meridionale dei Colli Euganei, ha origini antichissime: fu insediamento umano nell’età paleolitica, e successivamente centro fra i più significativi e importanti della civiltà paleoveneta. Preziose testimonianze di tale periodo sono conservate nel Museo Nazionale Atestino. In epoca romana, chiamata Ateste dal fiume Athesis/Adige che le scorreva accanto, fu municipium e colonia. Distrutta dai barbari invasori nel V secolo, risorse lentamente fino a diventare nel 1056 la dimora preferita di potenti feudatari che, con il marchese Azzo II, trassero da essa il nome di Estensi. La casa d’Este si trasferì nel XIII secolo a Ferrara, e lasciò la città contesa fra Scaligeri, Visconti e Carraresi. Nel 1405, per autonoma deliberazione della sua Magnifica Comunità, Este si sottomise alla Serenissima Repubblica di Venezia, condividendone le sorti liete e tristi fino all’annessione del Veneto all’Italia (1866). Attualmente è al centro di una vasta zona agricola; ha monumenti e ricordi storici di notevole importanza, e nella sua vita economica continua ad essere rilevante l’aspetto culturale: a tal proposito, è da ricordare la lunga tradizione dell’artigianato artistico della ceramica.